Origami per educare

Tratto da: "La carta viva, viva la carta" di Maria Grazia Zordan - Q.Q.M. n. 25 C.D.O 1997 

 
Già dalle prime esperienze di Origami con i bambini, un educatore che le consideri con un minimo d'occhio professionale può cogliere alcuni aspetti significativi sul piano educativo, che, appunto per la loro evidenza, qui di seguito verranno trattati sinteticamente.
 
L'Origami impegna le condotte motorie: stimola e favorisce in particolare la coordinazione oculo-manuale e quella del movimento delle mani, affinando anche la motricità fine (ha pari utilità anche per le persone anziane). E' importante che in qualche modo si operi al recupero dei bambini alla manualità, l'Origami è uno dei modi possibili, che, per di più, ha il vantaggio di essere piacevole e divertente. 
 
L'Origami esercita la memoria: quando un bambino ripete l'esecuzione di un modello origami per imitazione dei gesti di un adulto o di un compagno, fa inconsapevolmente esercizio di memoria "a breve" o "a lungo termine", a seconda che esegua il lavoro subito o molto tempo dopo averlo imparato. Quando segue uno schema grafico esercita la memoria "di mantenimento della presenza" che permette di prolungare di parecchi secondi la presenza nella mente di ogni singola immagine di un diagramma. Se impara più tecniche di piegatura che utilizza nel costruire diverse figure, esercita la memoria "associativa" che rimanda da qualcosa a qualcos'altro.

L'Origami stimola la curiosità che è la molla per ogni osservazione della realtà, tuttavia non la soddisfa né immediatamente né senza alcun sforzo personale, abituando così all'impegno ed a "saper aspettare la gratificazione" con un minimo di pazienza.

L'Origami pretende e stimola l'impegno, la concentrazione e la precisione perchè la motivazione è intrinseca all'attività stessa e sta nella soddisfazione e nel fascino che ha il poter "creare dal nulla".

L'Origami aiuta l'affinamento del senso estetico sviluppando il senso delle proporzioni e quello dell'armonia delle forme in un complesso.

L'Origami educa il pensiero: esistono concetti o modi di procedere del pensiero che il bambino non è in grado di far propri se non "agendoli". Quando poi tali forme di pensiero siano basilari per la conoscenza, diventa particolarmente importante individuare un tramite sperimentale per veicolarle al bambino, come nei casi:

  1. del "divenire della materia" un foglio di carta piegato adeguatamente e non tagliato o strappato, quindi senza rottura di continuità, diventa un fiore, un uccello, una barca, o un'altra cosa ancora e il bambino capisce come, a seguito di un evento la realtà diventa un'altra e potrà trasferirlo ad altri ambiti;

  2. della "relatività", l'Origami offre l'opportunità di sperimentare, concretamente, sin dalle prime prove, che si percepisce qualcosa in un certo modo in rapporto ad un punto di riferimento e dunque risulteranno percezioni diverse in ragione di diversi punti di osservazione. Se per esempio piego un foglio di carta "a valle" verso destra, chi mi sta di fronte vedrà lo stesso foglio piegato "a monte" anzichè "a valle" e aperto verso sinistra invece che verso destra. Il ripetersi di questa esperienza ed il rimando d'informazione che l'adulto saprà dare al bambino costituiranno per lui un'importante lezione per il superamento della visione "egocentrica" della realtà e dunque per la presa di coscienza che tutto è relativo al sistema di riferimento considerato;

  3. e della "consequenzialità", i rapporti causa-effetto e condizione-conseguenza, sono categorie logiche essenziali per pensare e per ogni tipo di ragionamento. Il bambino piccolo non è in grado di porre in sequenza dei fatti, o delle immagini che li rappresentano, se non a livello temporale. L'Origami si rivela utile per lo sviluppo del senso del tempo e delle funzioni cognitive ad esso connesse. In qualsiasi punto del procedimento di trasformazione di un foglio di carta in una figura, sarà ben diverso "l'effetto" a seconda che si esegua una piega a valle piuttosto che una a monte, verso destra piuttosto che verso sinistra e così via ("causa"). Inoltre ogni piegatura è premessa della successiva: sia nel senso temporale di un "prima e un "dopo" sia nel senso di "condizione" in rapporto alla sua "conseguenza", perchè non è assolutamente possibile, in un punto qualsiasi di uno schema, saltare un passaggio ed eseguire ugualmente la piega successiva.

L'Origami risveglia, esercita e favorisce la manifestazione e lo sviluppo delle potenzialità creative, aiutando il bambino a formarsi una personalità autonoma, ricca, originale e quindi ad essere persino più felice. Il processo di piegatura dà soddisfazione in sè stesso, affascinando con il continuo scaturire, quasi magico, di una forma dall'altra; la gratificazione di poter ammirare o che altri ammirino il modello finito è un sovrappiù. Il bambino può esprimersi in maniera creativa, inventando cioè figure originali  (il bambino è più libero dell'adulto da sovrastrutture di carattere estetico e genericamente culturale, quindi meno inibito di lui nell'esprimersi creativamente) già dalle prime esperienze con l'origami, utilizzando solo pieghe a valle e/o a monte. Via via che avrà appreso nuove tecniche di piegatura, possiederà altri strumenti per affrontare problemi creativi più complessi e/o trovare soluzioni diverse per lo stesso problema.

L'Origami stimola lo sviluppo percettivo. Non sempre educatori ed insegnanti pongono la dovuta attenzione allo sviluppo senso-percettivo, come se si trattasse di un aspetto secondario della persona o non necessitasse di opportuni interventi educativi, convinti che progredisca autonomamente. Nel bambino, invece, la percezione di un complesso figurale a volte, ostacola l'individuazione dei singoli elementi che lo costituiscono, certi aspetti particolarmente vistosi di un oggetto assumono un rilievo tale da annullare o quasi tutti gli altri con la conseguente difficoltà per lui di analizzare un oggetto interamente. Solo se adeguatamente stimolato, il bambino imparerà sia ad andare al di là della immediata percezione globale di un insieme per isolarne le parti, che a dare rilievo a particolari non percettivamente evidenti. L' Origami può servire in un questo lavoro educativo il materiale usato è uno solo: la carta, ma intanto i tipi di carta sono innumerevoli e diversissimi tra loro e di fronte all'offerta di più tipi di carta tra cui scegliere, se ne osserva e confronta il colore, la rugosità o meno, la forma, la consistenza, l'opacità o trasparenza ... ed infine la resistenza allo strappo nelle diverse prove. La carta verrà così conosciuta attivamente, mediante un uso attento e consapevole degli organi di senso, in tutte le proprietà fisiche osservabili. Inoltre ogni piega che si fa su di un foglio di carta per ottenere una qualsiasi figura, porta alla formazione di poligoni diversi per dimensioni, per tipologia e orientamento, osservando la continua trasformazione di una forma in un'altra o la stessa forma che cambia dimensione o che risulta diversamente orientata nello spazio, si avrà una buona occasione per esercitare la capacità di analisi percettiva.

L'Origami influenza positivamente il comportamento. Oltre agli aspetti educativi più evidenti: indurre un comportamento attivo e finalizzato, favorire l'abitudine alla concentrazione e alla precisione, ... ce ne sono altri meno intuibili di primo acchito, ma certamente molto interessanti in un progetto educativo:

  1. Giudicare con equilibrio il proprio e l'altrui lavoro. La constatazione che anche il prodotto più bello non è eternamente duraturo ma comunque sempre riproducibile con le proprie mani, induce a considerare, da un lato ciò che è veramente duraturo in ogni prodotto umano, cioè l'idea da cui è nato, e dall'altro ciò che davvero conta rispetto ad ogni prodotto, e cioè la volontà e la capacità di produrre e riprodurre, sulla base appunto dell'idea pensata e rielaborata. La cultura occidentale, soprattutto quella consumistica, in genere, mitizza il prodotto in maniera abnorme, mettendo in secondo piano, quindi sottovalutando, tanto l'idea quanto le azioni che sono state indispensabili per generarlo. Lavorare con l'Origami non cambierà certo la concezione della vita di un bambino occidentale, ma potrà contribuire ad educarlo a valutare almeno in modo più equilibrato il proprio lavoro e quello degli altri.

  2. Procedere con gradualità secondo un progetto e una corretta gestione dell'errore. La consequenzialità, non influisce solo su ogni acquisizione specifica, ma indirettamente anche sul comportamento. Dall'esperienza concreta che ogni piega è la premessa e la condizione necessaria ed indispensabile della successiva, deriva un forte stimolo ad un controllo costante della propria azione ed alla ricerca e correzione di eventuali errori commessi. Nell'esecuzione di una qualsiasi figura origami, non è possibile procedere se si è sbagliato a piegare, la ricerca e quindi la comprensione ed il superamento dell'errore non devono essere sollecitati: se si vuole proseguire è inevitabile cercarlo e correggerlo. Non è proprio possibile realizzare un modello saltando qualche passaggio, si può eseguire una piega in più modi (scegliendo quello che risulta più agevole da eseguire), ma non si può eliminarla e pretendere di continuare con la piega successiva.

  3. Utilizzare un metodo per capire. Se l'Origami è proposto correttamente, e cioè non come l'occasionale "lavoretto" da eseguire su modello e per imitazione dei gesti dell'adulto, il bambino diventa parte attiva del processo di trasformazione della carta in immagine. Sarà dunque stimolato a "fare", per capire le cose con la propria testa, anziché "accettare passivamente" da altri, come purtroppo spesso di fa a scuola.

  4. Agevolare la socializzazione. l'Origami offre una vasta gamma di opportunità di lavori di gruppo. L'esperienza con l'Origami, mette in continua competizione con se stessi e sprona a superare i propri limiti, affrontando difficoltà sempre maggiori. Non incita di per sè, salvo una cattiva impostazione dell'esperienza, a competere con gli altri per cercare di superarli, anzi "piegare" in gruppo è piacevole e soprattutto per i modelli che si compongono di diverse parti uguali come ad esempio i modulari, la collaborazione rende il lavoro meno ripetitivo e più veloce sarà quindi un'opportunità in più per educazione alla partecipazione attiva a progetti comuni, alla solidarietà ed alla collaborazione. La "magia" della piegatura della carta non lascerà indifferenti neppure quei bambini che spesso risultano demotivati ad una normale attività di tipo scolastico, ne favorirà quindi l'integrazione in un gruppo che spesso, in questi casi, è tanto difficile.

  5. Prendere coscienza delle conseguenze delle proprie azioni. Ogni piegatura lascia la sua traccia sul foglio di carta! E viene da pensare: come ogni nostra azione! Che può passare inosservata agli altri, oppure essere notata, approvata o criticata, persino applaudita o disprezzata, può fare del bene o del male, poco o tanto. Ma una volta fatta non può essere cancellata: esiste e avrà le sue conseguenze, sia pur poco rilevanti. Anche così si capisce perchè si debba fare attenzione a quello che si fa, sia quando si agisce sulle cose o con le cose, a maggior ragione in relazione alle persone.

In conclusione, mentre l'adulto vive il gioco come distrazione o evasione in rapporto all'attività lavorativa, per il bambino il gioco è un'attività spontanea, eppure assolutamente seria. Nell'esperienza ludica il bambino è immerso con tutto se stesso: corpo, mente, affetti e il gioco diventa così per lui mezzo per eccellenza che ne promuove la crescita globale. Strumento formativo polifunzionale che favorisce lo sviluppo tanto della funzione percettiva quanto di quella motoria, di quella intellettiva, emotiva e relazionale. Nelle città odierne, i bambini hanno sempre minori possibilità di fare esperienze ludiche vere, sufficientemente variate e scelte liberamente, trascorrono il tempo libero spesso in casa, dove hanno a disposizione anche molti giocattoli, ma per lo più passivizzanti, utilizzabili nella maggior parte dei casi senza la compagnia di alcuno, coetaneo o adulto che sia. 

 

ORIGAMI E DISCIPLINE SCOLASTICHE - OBIETTIVI PERSEGUIBILI

ED. ARTISTICA e ED. TECNICA

Produrre immagini: sculture di carta, bidimensionali o tridimensionali, sculture aeree, decorazioni di oggetti o ambienti, ....

Cogliere l'importanza tra materia e forma,valutare le caratteristiche e la funzionalità della carta, manipolarla o persino fabbricarla.

Sviluppare il senso della forma e verificare il rapporto figura-sfondo.

Conoscere praticamente una delle regole fondamentali di strutturazione dello spazio: la modularità.

Esercitarsi nel disegno tecnico per realizzare i diagrammi.

Arricchirsi di elementi culturali: ricerche sulla carta e sull'arte in estremo oriente.

MATEMATICA e SCIENZE

Rinforzare le nozioni topologiche e l'orientamento spaziale.

Associare, classificare e seriare figure geometriche.

Osservare e costruire figure geometriche piane e solide (costruzione di triangoli isosceli, rettangoli 1x2, 1radice di 2, ecc.)

Piegare diagonali, mediane, bisettrici, costruire pentagoni, esagoni, cubi, tetraedri, piramidi, ottaedri, icosaedri, dodecaedri,...)

Comprendere i concetti di frazione, perimetro, area, volume; lavorare sulla simmetria; rinforzare il linguaggio tecnico.

Comprendere il concetto di trasformazione della materia; abituare all'attenta osservazione della natura per poterla riprodurre.

LETTERE, STORIA e GEOGRAFIA

Arricchire il linguaggio, realizzare personaggi e scenografie di una favola letta o ascoltata.

Scoprire la storia della tecnica stessa dalla comparsa in Giappone alla sua evoluzione nei secoli sino all'attuale diffusione nel mondo intero.

Ricostruire ambienti storici (es. il castello medioevale con tanto di guerrieri ...)

Fare esperienza con il "prima" e il "dopo" o più sequenze temporali.

Riprodurre ambienti diversi e zone climatiche della terra con animali e piante tipiche

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